Nuova Riveduta:

Genesi 23:15

«Signor mio, ascoltami! Un pezzo di terreno di quattrocento sicli d'argento, che cos'è tra me e te? Seppellisci dunque la salma».

C.E.I.:

Genesi 23:15

«Ascolta me piuttosto, mio signore: un terreno del valore di quattrocento sicli d'argento che cosa è mai tra me e te? Seppellisci dunque il tuo morto».

Nuova Diodati:

Genesi 23:15

«Signor mio, ascoltami! Il terreno vale quattrocento sicli d'argento. Che cos'è questo fra me e te? Seppellisci dunque il tuo morto».

Riveduta 2020:

Genesi 23:15

“Signor mio, ascoltami! Un pezzo di terreno di quattrocento sicli d'argento, che cos'è fra me e te? Seppellisci dunque il tuo morto”.

La Parola è Vita:

Genesi 23:15

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 23:15

'Signor mio, ascoltami! Un pezzo di terreno di quattrocento sicli d'argento, che cos'è fra me e te? Seppellisci dunque il tuo morto'.

Ricciotti:

Genesi 23:15

«Signor mio, ascoltami: la terra che tu chiedi vale quattrocento sicli d'argento; questo è il prezzo fra me e te; è forse gran cosa? Seppellisci il tuo morto».

Tintori:

Genesi 23:15

«Signor mio, ascoltami: il terreno che tu chiedi vale quattrocento sicli d'argento: questo è il prezzo fra me e te; ma che è gran cosa questa? Seppellisci pure il tuo morto».

Martini:

Genesi 23:15

Signor mio, ascoltami: Il terreno, che tu domandi, vale quattrocento sicli d'argento: questo è il prezzo tra me e te: ma che gran cosa è ella questa? seppellisci il tuo morto.

Diodati:

Genesi 23:15

Signor mio, ascoltami: Fra me e te che cosa è una terra di quattrocento sicli d'argento? seppelliscivi pure il tuo morto.

Commentario abbreviato:

Genesi 23:15

14 Versetti 14-20

La prudenza, come pure la giustizia, ci indirizzano ad essere giusti e sinceri nei nostri commerci: gli affari truffaldini non faranno mai vedere la luce. Abraamo, senza frode né ritardo, pagò. Egli pagò tutto e subito, senza trattenerne neppure una parte e pesò il denaro al valore di mercato. Vedete come anticamente il denaro fu utilizzato per agevolare il commercio e come onestamente dovrebbero essere ripagati i nostri creditori. Sebbene tutta la terra di Canaan fu promessa ad Abraamo, tuttavia l'ora di possederla non era ancora venuta, anche se egli ebbe l'occasione di comprarla e pagarla. Il dominio non è fondato sulla grazia. Il titolo di santo per l'eredità eterna non dà diritto a possedimenti in questo mondo, né giustifica il fare del male. Efron onestamente e lealmente diede un giusto valore alla terra. Poiché ciò che è comprato deve essere pure onestamente pagato, così quel che è venduto deve essere consegnato onestamente e assicurato. Gestiamo i nostri affari con puntualità ed esattezza per evitare contese. Abraamo seppellì Sara in una caverna o in una grotta che c'era nel campo acquistato. Vale la pena notare che quella sepoltura era l'unico pezzo di terra che Abraamo possedeva a Canaan. Quelli che avranno questa terra troveranno una tomba in essa. Questo sepolcro era alla fine del campo: indipendentemente dai nostri possedimenti c'è sempre una tomba alla fine di essi. Abraamo credeva e attendeva la risurrezione di Sara e, sebbene fosse soddisfatto di essere ancora un pellegrino sulla terra, tuttavia si assicurò un luogo dove potere riposare morendo in attesa della risurrezione. E, alla fin fine la preoccupazione più importante è con chi risorgeremo.

Riferimenti incrociati:

Genesi 23:15

Eso 30:15; Ez 45:12

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